Tari 2025: ecco le città in cui si paga di più
- Studio Zaffaroni
- 16 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Vediamo insieme in quali città italiane la Tari (la Tassa sui Rifiuti) si paga di più e in quali località, invece, la cifra è più bassa.

La Tari è la tassa dei rifiuti che viene pagata dai cittadini e dalle aziende e che serve a finanziare i costi dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, introdotta nel 2014 quando ha sostituito le precedenti tasse locali.
Si tratta di un’imposta che i cittadini versano al Comune di residenza e che, essendo appunto di natura locale, varia da comune a comune.
Ma quali sono le città in cui la Tari è più alta? E dove invece i cittadini pagano di meno? Ecco tutti i dati emersi da una ricerca condotta dalla UIL sull’interno territorio nazionale.
In quali città si paga di più per la Tari?
La città in cui la Tari è più alta è Pisa: qui l’importo medio a famiglia nel 2024 è stato di 595 euro. Seguono in classifica:
Brindisi con 518 euro;
Trapani con 511 euro;
Genova con 508 euro;
Pistoia con 504 euro.
Di poco inferiore ai 500 euro la spesa per la Tari a Napoli, Reggio Calabria, Siracusa e Asti.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, quindi, non sono le grandi metropoli italiane le città in cui la Tari è più alta. A Roma e Milano l’imposta è rispettivamente di 326 e di 306 euro per famiglia.
Le due maggiori città italiane sono al di sotto della media nazionale, che secondo i calcoli è di 337 euro.
La città meno cara per la tassa rifiuti è invece La Spezia, con un importo di 170 euro a famiglia. Vi sono poi Belluno con 186 euro, Novara con 189 euro e Brescia con 195 euro.
Tari e reddito familiare
La mappatura del costo della Tari nelle diverse città italiane aiuta a comprendere l’impatto che ha sul reddito familiare.
Va considerato che il reddito medio di una famiglia differisce a seconda delle aree del Paese. In particolare, è più basso al Sud e nelle Isole ed è invece più alto al Nord Est.
Partendo da questi dati, si è calcolato che l’incidenza della Tari sul bilancio di un nucleo familiare è di 1,34% nel Sud e nelle Isole, mentre è solo di 0,64% nella zona Nord Est d’Italia.
Questo squilibrio, tuttavia, non dipenderebbe da un diverso quantitativo di rifiuti annui prodotti nelle varie zone o da una maggiore qualità del servizio di raccolta.
Collaboratrice esterna di Immobiliare.it
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