Il decreto ha introdotto modifiche importanti che hanno influito su vari aspetti, semplificando e rendendo più flessibili alcuni requisiti.

Il Decreto Salva Casa (convertito con la Legge numero 105/2024) è stato introdotto in Italia per semplificare le normative edilizie e incentivare la ristrutturazione degli immobili, ha avuto un impatto significativo anche sui requisiti per l’abitabilità delle abitazioni. Sebbene il decreto non abbia introdotto una completa riforma dei requisiti di abitabilità, ha apportato delle modifiche importanti che hanno influito su vari aspetti, semplificando e rendendo più flessibili alcuni requisiti. Qui di seguito vengono esaminati i principali nuovi requisiti legati all’abitabilità, alla luce di questo provvedimento.
Implicazioni pratiche
Gli obiettivi dichiarati dal legislatore con l’entrata in vigore del Decreto Salva Casa sono principalmente due:
recupero di spazi inutilizzati: la possibilità di trasformare facilmente edifici non residenziali in abitazioni, in particolare in aree urbane dense, ha permesso di recuperare spazi inutilizzati, contribuendo ad alleviare la carenza di abitazioni in alcune città italiane;
aumento delle abitazioni accessibili: le modifiche introdotte potrebbero portare a un aumento del numero di abitazioni disponibili a fronte di una crescente domanda, senza compromettere eccessivamente i requisiti di qualità abitativa.
I requisiti di abitabilità
Per ottenere la certificazione di abitabilità occorre rispettare dei requisiti specifici riguardanti così come previsto dal Decreto Ministeriale 5 luglio 1975:
dimensioni minime delle stanze;
illuminazione e finestre;
conformità degli impianti alle normative vigenti (impianti elettrici, impianti di riscaldamento);
conformità statica dell’edificio;
altezza minima degli edifici;
altri parametri che assicurano che l’immobile sia un luogo salubre e abitabile.
Nuovi requisiti di abitabilità e modifiche introdotte dal Decreto Salva Casa
Per perseguire gli obiettivi appena menzionati, l’intervento normativo ha riguardato in particolare l’articolo 24 del Testo Unico dell’Edilizia con l’introduzione di ben 3 nuovi commi: 5-bis, 5-ter e 5-quater, andando ad incidere, semplificando, alcuni requisiti previsti per l’ottenimento dell’abitabilità.
Maggiore flessibilità nei requisiti dimensionali e funzionali. Il decreto ha permesso una certa flessibilità nei requisiti dimensionali per gli ambienti abitabili, soprattutto in relazione agli immobili già esistenti.
Semplificazione nelle certificazioni di abitabilità. Uno degli aspetti chiave del Decreto Salva Casa è la semplificazione delle certificazioni di abitabilità per alcune tipologie di intervento edilizio. In alcuni casi, è stata prevista la possibilità di autocertificazione da parte dei proprietari riguardo al rispetto dei requisiti minimi di abitabilità, riducendo la necessità di complesse procedure burocratiche. Questo ha facilitato l’accesso al mercato immobiliare, soprattutto per gli edifici oggetto di ristrutturazioni.
Rimozione delle barriere architettoniche. Il Decreto Salva Casa ha incentivato anche la rimozione delle barriere architettoniche nelle abitazioni, stabilendo che tali interventi non necessitano sempre di permessi complessi, soprattutto se finalizzati a rendere più accessibile l’abitazione a persone con disabilità. Questo ha reso più semplice l’adeguamento degli edifici alle nuove esigenze di accessibilità.
Agevolazioni fiscali per interventi di ristrutturazione. Un altro aspetto importante riguarda le agevolazioni fiscali introdotte per gli interventi edilizi volti a migliorare l’abitabilità, come il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus. Queste agevolazioni hanno reso economicamente più conveniente ristrutturare e adeguare le abitazioni alle normative più moderne, favorendo un incremento della qualità dell’abitabilità.
Requisiti di sicurezza e salubrità. Il decreto ha stabilito che, pur semplificando alcune procedure, i requisiti minimi di sicurezza e salubrità (come quelli relativi all’impianto elettrico, idrico e di riscaldamento) devono comunque essere rispettati in tutti gli interventi di ristrutturazione. Ciò significa che, pur allentando alcuni vincoli formali, si è mantenuto un focus sulla salubrità dell’ambiente e sulla sicurezza degli occupanti.
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