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Certificati bianchi: cosa sono e come funzionano

Immagine del redattore: Studio ZaffaroniStudio Zaffaroni

Scopri come funzionano i certificati bianchi e come incentivano l'efficienza energetica.



Il tema dell’efficienza energetica è sempre più centrale nelle politiche ambientali e industriali italiane ed europee. Un importante strumento di incentivazione legato al risparmio energetico è rappresentato dai certificati bianchi. Ma cosa sono esattamente e come funzionano i certificati bianchi?


Cosa sono i certificati bianchi (o Titoli di Efficienza Energetica)?


I certificati bianchi, noti anche come Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sono titoli negoziabili che attestano il risparmio energetico ottenuto attraverso interventi di efficienza energetica. Ogni certificato corrisponde al risparmio di una Tonnellata Equivalente di Petrolio (TEP), ossia una quantità standard di energia risparmiata.

Il sistema è stato introdotto in Italia nel 2005, ed è uno dei principali strumenti per promuovere l’efficienza energetica. Oltre a ridurre l’impatto ambientale, permette a chi effettua interventi di risparmio energetico di ottenere un ritorno economico attraverso la vendita dei certificati stessi.


Come funzionano i certificati bianchi?


Il funzionamento dei certificati bianchi è semplice: quando un soggetto realizza un progetto di efficienza energetica che comporta una riduzione dei consumi di energia primaria, come gas o elettricità, può richiedere e ottenere uno o più certificati. Questi certificati possono essere successivamente scambiati sul mercato o venduti a soggetti obbligati, come i distributori di energia.

Ogni progetto che genera risparmi energetici viene verificato e validato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che emette il corrispondente numero di certificati. Il valore economico dei certificati è variabile e viene determinato nelle sessioni di scambio sul mercato gestito dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), oppure attraverso contrattazioni bilaterali tra le parti.


Chi può accedere ai certificati bianchi?


Esistono due categorie principali di soggetti che possono accedere al sistema dei certificati bianchi: i soggetti obbligati e i soggetti volontari.

  • Soggetti obbligati: si tratta dei distributori di energia elettrica e gas naturale con più di 50.000 clienti finali, a cui è imposto un obiettivo annuale di risparmio energetico da raggiungere. Questi distributori possono adempiere all’obbligo realizzando progetti di efficienza energetica o acquistando certificati da altri soggetti;

  • Soggetti volontari: tra questi rientrano le Energy Service Company (ESCO) e le imprese che hanno nominato un Esperto in Gestione dell’Energia (EGE). I soggetti volontari partecipano al meccanismo su base facoltativa, implementando interventi di efficienza energetica per poi ottenere e vendere i certificati bianchi.


Tipologie di interventi riconosciuti


Gli interventi che possono beneficiare dei certificati bianchi coprono un’ampia gamma di settori. Tra i più comuni troviamo:

  • Efficienza industriale: ammodernamento di impianti e processi produttivi che portano a una riduzione del consumo energetico;

  • Efficienza negli edifici: interventi che migliorano l’isolamento termico, l’installazione di impianti a basso consumo o la sostituzione di vecchie caldaie con modelli a maggiore efficienza;

  • Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR): la produzione combinata di elettricità e calore, che permette di ridurre gli sprechi energetici.

Questi progetti devono essere certificati e monitorati per garantirne l’effettivo risparmio energetico.


Come si ottengono e scambiano i certificati?


Per ottenere i certificati bianchi, l’azienda o l’organizzazione che ha effettuato l’intervento di risparmio energetico deve seguire una procedura precisa. Dopo la realizzazione del progetto, viene presentata una richiesta al GSE, che valuta l’intervento e determina quanti certificati assegnare. Una volta rilasciati, i certificati possono essere scambiati sul mercato gestito dal GME.

In alternativa, è possibile vendere i certificati direttamente tramite contrattazioni bilaterali. Il prezzo dei certificati varia in base alla domanda e offerta di mercato, e può rappresentare una significativa fonte di reddito per chi li possiede.


Quali sono i vantaggi dei certificati bianchi


Il sistema dei certificati bianchi offre diversi vantaggi:

  • Riduzione dell’impatto ambientale: promuove l’efficienza energetica, riducendo le emissioni di CO2.

  • Incentivo economico: consente a chi effettua interventi di recuperare parte dell’investimento attraverso la vendita dei certificati.

  • Contributo alla competitività: le imprese possono migliorare la loro efficienza, riducendo i costi energetici e aumentando la propria competitività sul mercato.

I certificati bianchi rappresentano uno dei principali strumenti per incentivare il risparmio energetico in Italia, premiando chi adotta misure per ridurre i consumi. Con un meccanismo che coinvolge sia soggetti obbligati che volontari, i certificati bianchi offrono un’opportunità di risparmio economico, sostenibilità ambientale e miglioramento dell’efficienza energetica.

Capire come funzionano i certificati bianchi è fondamentale per tutte quelle aziende e organizzazioni che vogliono contribuire attivamente alla transizione energetica, trasformando gli interventi di risparmio in un’opportunità economica.

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