Giorni cruciali per il DL Superbonus: dopo l’approvazione del Senato, si attende il passaggio alla Camera dei Deputati.
Il provvedimento dovrebbe essere licenziato entro il prossimo 28 maggio e dunque convertito in Legge, ma ha sollevato molte critiche perché comporterà importanti conseguenze per tutto il settore delle costruzioni.
Infatti, tra le tante novità, è in arrivo una revisione per il Bonus Ristrutturazione: detrazioni al 50% solo fino al 2024, poi una graduale discesa fino al 30% dal 2028. Un cambiamento che pesa sulle spalle dei proprietari di immobili e investitori.
Come cambiano le aliquote e i tetti di spesa
Il decreto, non solo stravolge solo il Superbonus, ma modifica in maniera sostanziale tutte le attuali aliquote previste per agevolare ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie. Secondo le nuove disposizioni, l’aliquota del bonus, attualmente al 50% fino alla fine del 2024, subirà una decurtazione al 36% dal 2025 e scenderà ulteriormente al 30% a partire dal 2028.
Questo bonus ha permesso fino ad ora una detrazione del 50% su spese fino a 96.000 euro per unità immobiliare, ma con il nuovo decreto, le condizioni torneranno a quelle originarie: un tetto di spesa di 48.000 euro con un’aliquota del 36% fino al 2027. La nuova fase del bonus, valida dal 2028 al 2033, vedrà una detrazione ridotta al 30%.
Anno/Periodo | Aliquota del Bonus Ristrutturazione |
Fino alla fine del 2024 | 50% |
Dal 2025 al 2027 | 36% |
Dal 2028 al 2033 | 30% |
I lavori ammessi al bonus
Le modifiche influenzano tutti i tipi di lavori ammessi al bonus, ovvero:
manutenzione ordinaria;
restauro conservativo;
interventi post-calamità;
rimozione delle barriere architettoniche;
interventi di bonifica dall’amianto.
Chi può beneficiare di questo incentivo?
La gamma è ampia:
proprietari di immobili;
detentori di diritti reali di godimento;
affittuari;
usufruttuari;
soci di cooperative;
imprenditori;
società.
Verso una riforma strutturale dei bonus casa
La prossima Legge di Bilancio potrebbe portare significative novità per quanto riguarda le agevolazioni fiscali nel settore edilizio. Secondo quanto anticipato dal Direttore del Dipartimento delle Finanze del MEF, Giovanni Spalletta, non si prevede una proroga generalizzata delle attuali misure di sostegno. Al contrario, è in vista una revisione sostanziale che potrebbe includere nuove modalità di accesso ai benefici.
Questo cambiamento potrebbe prevedere la sostituzione del sistema di beneficio automatico con procedure che richiedano una richiesta esplicita da parte dei potenziali beneficiari.
Il piano di riforma include anche la proposta di ridurre le aliquote e i massimali di spesa ammessi. Tuttavia, i dettagli di queste modifiche rimangono ancora da definire e saranno oggetto di ulteriori discussioni e valutazioni.
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