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Cos’è e a cosa serve la dichiarazione (o certificato) di avvenuta stipula

Immagine del redattore: Studio ZaffaroniStudio Zaffaroni

Cos'è la dichiarazione di avvenuta stipula, come ottenerla e perché è utile in compravendite immobiliari e altri contratti notarili?


La dichiarazione di avvenuta stipula è un documento redatto e rilasciato dal notaio al termine di un atto notarile, come una compravendita immobiliare o un contratto di mutuo. Questo certificato non è obbligatorio per legge, ma viene frequentemente richiesto per scopi pratici, in quanto attesta formalmente che l’atto è stato stipulato in una specifica data e tra determinati soggetti.

Il documento include informazioni essenziali, come i dati delle parti coinvolte, l’oggetto dell’atto e la data della stipula. Non ha però valore legale pieno come una copia autentica dell’atto notarile, poiché non contiene gli estremi di registrazione presso i registri immobiliari o fiscali. La sua funzione principale è quella di fornire una prova immediata dell’avvenuto accordo, in attesa che le procedure burocratiche necessarie alla registrazione vengano completate.


Quando si utilizza la dichiarazione di avvenuta stipula


La dichiarazione di avvenuta stipula viene utilizzata in diverse situazioni, principalmente per gestire le prime formalità amministrative che seguono la stipula di un atto notarile. Ad esempio, nel contesto di una compravendita immobiliare, l’acquirente può utilizzare il certificato per richiedere la voltura delle utenze (elettricità, acqua, gas) o per notificare all’amministratore di condominio il cambio di proprietà.

È inoltre utile nei rapporti con terzi che richiedano una prova dell’avvenuta firma, come le banche che devono verificare il passaggio di proprietà per erogare un mutuo. Essendo rilasciata immediatamente dopo la stipula, la dichiarazione è uno strumento pratico per dimostrare la validità dell’atto in attesa che venga registrato e trascritto nei registri ufficiali.

Un altro contesto in cui può essere utilizzata è durante i procedimenti legali, qualora sia necessario fornire una prova preliminare dell’esistenza di un accordo notarile. Pur non avendo la stessa forza probatoria di una copia autentica, la dichiarazione è sufficiente per avviare determinate procedure burocratiche o amministrative.


Come richiedere la dichiarazione di avvenuta stipula


La richiesta della dichiarazione di avvenuta stipula è generalmente semplice e viene gestita direttamente dal notaio. Di norma, il documento viene fornito contestualmente alla firma dell’atto notarile, senza che le parti debbano presentare una richiesta formale. Tuttavia, è sempre buona prassi discutere con il notaio la necessità di ottenere questo certificato durante le fasi preparatorie dell’atto.

Il rilascio della dichiarazione può essere incluso nel costo complessivo del servizio notarile, ma in alcuni casi potrebbe comportare un leggero sovrapprezzo, soprattutto se richiesto in forma urgente o con una personalizzazione specifica. Se il documento non viene rilasciato automaticamente, le parti possono richiederlo direttamente al notaio, indicando le finalità per cui è necessario.


Differenze tra dichiarazione di avvenuta stipula e altri documenti notarili


La dichiarazione di avvenuta stipula si distingue chiaramente da altri documenti notarili per la sua natura e il suo utilizzo. A differenza della copia autentica dell’atto, che rappresenta una riproduzione fedele e completa dell’accordo stipulato, la dichiarazione è un documento molto più semplice, pensato esclusivamente per attestare la stipula avvenuta.

Un altro documento simile ma diverso è l’estratto notarile, che riporta solo alcune parti rilevanti di un atto (ad esempio, la descrizione dell’immobile e i dati delle parti). Sia la copia autentica che l’estratto possono essere rilasciati solo dopo la registrazione dell’atto presso l’Agenzia delle Entrate e la Conservatoria, mentre la dichiarazione di avvenuta stipula viene rilasciata immediatamente dopo la firma, senza dover attendere la conclusione delle formalità burocratiche.


Il notaio può rilasciare direttamente una copia dell’atto notarile?


Per quanto riguarda il rilascio di una copia dell’atto notarile (rogito), il notaio non può fornirla immediatamente al termine della compravendita. Ciò è dovuto al fatto che l’atto deve prima essere registrato presso gli uffici competenti, completato con tutti i dati di registrazione e l’indicazione dell’imposta versata. 

Secondo l’articolo 66 del DPR 131/1986, i notai possono rilasciare originali, copie ed estratti degli atti soggetti a registrazione in termine fisso da loro formati o autenticati solo dopo che gli stessi sono stati registrati, indicando gli estremi della registrazione con apposita attestazione sottoscritta. Pertanto, il rilascio della copia conforme dell’atto avviene generalmente dopo alcuni giorni dalla stipula, una volta completate le procedure di registrazione


Gli altri passaggi per registrare la compravendita dal notaio


Ottenuta la dichiarazione di avvenuta stipula, il notaio deve completare una serie di passaggi per garantire la validità legale dell’atto e il trasferimento ufficiale della proprietà. Questi includono:

  1. Registrazione presso l’Agenzia delle Entrate: il notaio provvede a registrare l’atto, pagando le imposte di registro, ipotecarie e catastali previste per legge. Questo passaggio è obbligatorio e consente di attribuire all’atto una validità fiscale.

  2. Trascrizione nei Registri Immobiliari: successivamente, il notaio trascrive l’atto presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari. Questo passaggio, come abbiamo visto, è cruciale per rendere opponibile ai terzi il trasferimento di proprietà, proteggendo così l’acquirente da eventuali contestazioni.

  3. Voltura catastale: il notaio aggiorna gli intestatari dell’immobile presso il Catasto, garantendo che i dati catastali siano allineati con quelli dell’atto notarile.

  4. Rilascio della copia autentica: una volta completati i passaggi precedenti, il notaio può rilasciare alle parti la copia autentica dell’atto, che rappresenta il documento definitivo e completo dell’accordo stipulato.

Questi passaggi richiedono tempi variabili, che possono andare da poche settimane a diversi mesi, a seconda della complessità dell’atto e della velocità degli uffici competenti.

 
 
 

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