Cosa succede se non pago la TARI?
- Studio Zaffaroni
- 4 giorni fa
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Il mancato pagamento della TARI comporta sanzioni, interessi e procedure esecutive. Quali sono le conseguenze e come regolarizzare la propria posizione?

La Tassa sui Rifiuti (TARI) è un tributo comunale fondamentale per il finanziamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ma cosa succede se, per dimenticanza o difficoltà economiche, non si provvede al pagamento?
Le conseguenze possono essere significative, sia dal punto di vista economico che legale.
Cosa comporta il mancato pagamento della TARI?
Il primo passo è l’invio, da parte del Comune, di un avviso di sollecito. Se il debito non viene saldato, si passa all’avviso di accertamento, con l’applicazione di sanzioni e interessi.
Trascorsi 60 giorni dalla notifica dell’avviso, questo diventa esecutivo, aprendo la strada a procedure di riscossione coattiva.
Sanzioni e interessi
Le sanzioni per il ritardo nel pagamento della TARI sono progressive:
Entro 14 giorni dalla scadenza: 0,1% dell’imposta per ogni giorno di ritardo, più interessi.
Tra 15 e 30 giorni: sanzione fissa dell’1,5%, più interessi.
Tra 30 e 90 giorni: sanzione fissa dell’1,67%, più interessi.
Tra 90 giorni e 1 anno: sanzione fissa del 3,75%, più interessi.
Oltre 1 anno: sanzione piena del 30% dell’importo dovuto.
A queste si aggiungono gli interessi di mora e, in caso di riscossione coattiva, gli oneri di riscossione.
Riscossione coattiva: cosa significa?
Se il debito persiste, il Comune può avviare azioni più incisive, come il fermo amministrativo del veicolo, il pignoramento del conto corrente o dello stipendio, e nei casi più gravi, l’iscrizione di un’ipoteca sull’immobile.
Inoltre, per debiti superiori a 30.000 euro, può scattare anche la denuncia penale.
Prescrizione: un limite temporale
Esiste un limite temporale entro cui il Comune può richiedere il pagamento della TARI: la prescrizione quinquennale. Tuttavia, ogni atto interruttivo (sollecito, avviso di accertamento, ecc.) fa ripartire il conteggio da zero.
TARI: come regolarizzare la propria posizione
Per evitare conseguenze spiacevoli, è fondamentale agire tempestivamente. Le opzioni includono:
Pagamento spontaneo, con sanzioni ridotte in caso di ravvedimento operoso.
Rateizzazione, se prevista dal Comune.
Ravvedimento operoso, per ridurre sanzioni e interessi prima dell’avviso di accertamento.
In generale:
Verifica sempre le scadenze TARI del tuo Comune.
Utilizza i canali di pagamento disponibili: modello F24, bollettino postale o bancario.
In caso di difficoltà, contatta il Comune per valutare soluzioni personalizzate.
La TARI è un dovere civico, ma anche un tributo che, se non gestito correttamente, può generare problemi. Conoscere le regole e agire tempestivamente è la chiave per evitare sanzioni e procedure esecutive.
Emanuele Bianchi
Collaboratore esterno di Immobiliare.it
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