top of page
Cerca

Cosa succede se non pago la TARI?

  • Immagine del redattore: Studio Zaffaroni
    Studio Zaffaroni
  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Il mancato pagamento della TARI comporta sanzioni, interessi e procedure esecutive. Quali sono le conseguenze e come regolarizzare la propria posizione?



La Tassa sui Rifiuti (TARI) è un tributo comunale fondamentale per il finanziamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ma cosa succede se, per dimenticanza o difficoltà economiche, non si provvede al pagamento

Le conseguenze possono essere significative, sia dal punto di vista economico che legale.


Cosa comporta il mancato pagamento della TARI?


Il primo passo è l’invio, da parte del Comune, di un avviso di sollecito. Se il debito non viene saldato, si passa all’avviso di accertamento, con l’applicazione di sanzioni e interessi.

Trascorsi 60 giorni dalla notifica dell’avviso, questo diventa esecutivo, aprendo la strada a procedure di riscossione coattiva.

Sanzioni e interessi

Le sanzioni per il ritardo nel pagamento della TARI sono progressive:

  • Entro 14 giorni dalla scadenza: 0,1% dell’imposta per ogni giorno di ritardo, più interessi.

  • Tra 15 e 30 giorni: sanzione fissa dell’1,5%, più interessi.

  • Tra 30 e 90 giorni: sanzione fissa dell’1,67%, più interessi.

  • Tra 90 giorni e 1 anno: sanzione fissa del 3,75%, più interessi.

  • Oltre 1 anno: sanzione piena del 30% dell’importo dovuto.

A queste si aggiungono gli interessi di mora e, in caso di riscossione coattiva, gli oneri di riscossione.


Riscossione coattiva: cosa significa?


Se il debito persiste, il Comune può avviare azioni più incisive, come il fermo amministrativo del veicolo, il pignoramento del conto corrente o dello stipendio, e nei casi più gravi, l’iscrizione di un’ipoteca sull’immobile.

Inoltre, per debiti superiori a 30.000 euro, può scattare anche la denuncia penale.


Prescrizione: un limite temporale


Esiste un limite temporale entro cui il Comune può richiedere il pagamento della TARI: la prescrizione quinquennale. Tuttavia, ogni atto interruttivo (sollecito, avviso di accertamento, ecc.) fa ripartire il conteggio da zero.


TARI: come regolarizzare la propria posizione


Per evitare conseguenze spiacevoli, è fondamentale agire tempestivamente. Le opzioni includono:

  • Pagamento spontaneo, con sanzioni ridotte in caso di ravvedimento operoso.

  • Rateizzazione, se prevista dal Comune.

  • Ravvedimento operoso, per ridurre sanzioni e interessi prima dell’avviso di accertamento.

In generale:

  • Verifica sempre le scadenze TARI del tuo Comune.

  • Utilizza i canali di pagamento disponibili: modello F24, bollettino postale o bancario.

  • In caso di difficoltà, contatta il Comune per valutare soluzioni personalizzate.

La TARI è un dovere civico, ma anche un tributo che, se non gestito correttamente, può generare problemi. Conoscere le regole e agire tempestivamente è la chiave per evitare sanzioni e procedure esecutive.


Emanuele Bianchi

Collaboratore esterno di Immobiliare.it

 
 
 

Comments


Magazine

bottom of page