L’acquisto di un bene comune condominiale da parte di un singolo condomino è un’operazione complessa, che richiede il rispetto di precise regole e procedure.
Quando non sono di proprietà esclusiva, o di uso esclusivo, i beni comuni sono al servizio di tutti i condomini, nessuno escluso. Dunque, occorre il consenso unanime.
Approfondiamo il caso specifico del giardino condominiale, le cui condizioni e i passi necessari per l’acquisto sono disciplinati dalla legge.
Si può comprare un giardino condominiale?
La procedura è possibile, ma deve seguire la disciplina normativa. Il primo step per acquistare un giardino condominiale comporta la divisione del bene comune.
La legge italiana, infatti, stabilisce che le parti comuni dell’edificio non sono generalmente divisibili. Tuttavia, la divisione è possibile a patto che ci sia il consenso di tutti i condomini, nessuno escluso.
Cosa fare per comprare un giardino condominiale
Il primo passaggio consiste nella divisione del bene, che deve passare attraverso il voto dell’assemblea condominiale. In caso di consenso unanime, la divisione può avvenire tramite due seguenti procedure:
scrittura privata;
atto pubblico redatto da notaio.
In caso di mancato consenso unanime, la divisione può essere richiesta a un giudice di tribunale che potrà valutare, ed eventualmente acconsentire, solo a due seguenti condizioni:
che la divisione non pregiudichi il valore degli appartamenti;
che l’utilizzo del giardino non sia ostacolo o disagio per i condomini.
Come comprare il giardino condominiale
Una volta approvata la divisione del bene, la procedura che porta all’acquisto di un giardino condominiale si conclude con la stipula di un atto notarile di compravendita o di parte di esso.
È importante che questa operazione sia svolta con la massima trasparenza e nel rispetto delle normative vigenti in materia di condominio. Inoltre, è consigliabile coinvolgere il notaio e un avvocato per redigere il contratto e garantire la validità legale dell’operazione.